I traccianti colorati liquidi sono sostanze che in soluzione acquosa permettono di mappare il percorso in un mezzo poroso o cavo.
In edilizia questa tecnica viene utilizzata per individuare l’origine o il percorso dell’acqua nella struttura grazie alla loro proprietà di essere rilevabili per effetto del contrasto cromatico. Le sostanze utilizzate dai tecnici delle indagini non invasive in edilizia hanno un basso impatto tossicologico e vengono utilizzate in dosaggi contenuti per evitare effetti inquinanti.
Il primo tracciante colorato utilizzato a partire dalla fine del 1800 è la fluoresceina. Essa è fortemente fluorescente quando viene illuminata dai raggi ultravioletti (lampada di wood) per cui facilmente rilevabile.
Nelle indagini delle infiltrazioni d’acqua ai danni di strutture come giardini pensili, strutture impermeabilizzate, piscine e in molte altre situazioni, l’utilizzo dei traccianti colorati può permettere di identificare la provenienza di un’infiltrazione e tracciarne il percorso. Nel caso di strutture pensili, l’utilizzo di traccianti di diverso colore, permette di marcare il passaggio di un’infiltrazione discriminando un’area o addirittura un preciso punto di infiltrazione.
L’utilizzo di un liquido colorato permette anche di dimostrare la tenuta all’acqua di altri elementi come le sigillature (es. bordi doccia/vasca) e di tutte le superfici a tenuta in generale.